L’amore non muore mai di morte naturale…
muore perché non sa come riempire la propria fonte…
muore di cecità… di errori e tradimenti…
muore di stanchezza e ferite…
(Anaïs Nin)
La storia, in linea di massima, è sempre la stessa. Due persone si conoscono e sperimentano il cosiddetto "legame simbiotico". È il momento dell'innamoramento, nel quale le coppie parlano molto, si hanno tante cose da dire e si ascolta tutto quello che l'altro racconta, è il periodo delle frasi "sei tutta la mia vita... senza di te morirei"; dove parlare e ascoltare sembrano due attività piuttosto semplici, indispensabili per creare intimità, aprono sul mondo dell'altro, sui suoi pensieri interiori e rivelano il nostro mondo. Ci sembra di comprendere bene quello che l'altro dice. È il periodo per parlare dell'amore, di quello che proviamo, del nostro mondo interno, di quello che vorremmo e delle nostre paure e la fase in cui ci si scopre in funzione dell'altro e ci si aspetta che quest'amore duri per sempre.
Ma poi... arriva la vita, quella quotidiana, quella vera, che guardando le altre coppie fredde e spente eravamo convinti per noi non arrivasse mai ed invece... eccola qua! La comunicazione si fa più essenziale. I ritmi delle giornate permettono spazi di interazione brevi, ordinari, spesso legati ad avvenimenti o fatti esterni, diventa mero passaggio di informazioni. Ci si racconta come è andata la giornata, le cose che abbiamo fatto o che dobbiamo fare, ci si organizza. Una delle difficoltà che le coppie sposate lamentano è “parliamo poco tra noi. Per la verità diciamo tante cose, ma di noi ormai molto poco”. Non prendiamo il tempo per parlarci. Pensiamo di conoscere bene l'altro, spesso crediamo di sapere già dove andrà a parare appena inizia a parlare, non mettiamo in conto che le persone evolvono, cambiano i loro pensieri e il loro mondo interiore, come anche il nostro che a volte resta inaccessibile.
La coppia si scopre diversa dall'inizio, si notano dei "difetti" che prima non c'erano e comprendersi diventa più difficile. I tentativi di dialogo possono diventare litigi. Si può pensare di non aver scelto la persona giusta. Si affronta quindi la crisi. E' bene precisare che anche le relazioni più perfette entrano in crisi, poiché, prima o poi l'insoddisfazione, le forti aspettative e le pretese ci portano a chiedere sempre di più. Diventa indispensabile chiarirsi, esprimersi e cercarsi anche quando dentro ci sono poco desiderio, stanchezza, dolore e rabbia verso l'Altro.
Le coppie a questo punto sono davanti a un bivio devono decidere se curare il loro sentimento, la loro famiglia oppure lasciarsi andare.
Se la scelta ricade sul lasciarsi, perché è bene dirlo non sempre stare insieme è la scelta migliore per "quella famiglia", allora la coppia deve tener presente che la comunicazione e l'ascolto sono le uniche "armi" efficaci nella separazione, poiché solo se si attenua il conflitto sarà possibile la ricerca serena di una nuova vita.